Dove la scienza incontra l’anima

“Undici anni fa, Emanuele Pace, astrofisico e direttore dell’Osservatorio del Chianti, ha percorso 450 km in solitaria tra i Monti Liguri e l’Appennino.

Non per sport, ma per ritrovarsi.

Da quell’esperienza nasce questo libro: un cammino nella natura e dentro sé stessi, dove la scienza incontra la poesia e il cielo diventa maestro di vita.”

Chi è l'autore

Emanuele Pace è un astrofisico, docente universitario e direttore dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti.

È anche Project Manager nazionale del contributo italiano alla missione spaziale ARIEL dell’ESA, dedicata allo studio delle atmosfere dei pianeti extrasolari.

Da sempre osserva il cielo con gli strumenti della scienza e quelli dell’anima.

Con “Il cielo che mi attraversa” racconta il cammino di 450 chilometri compiuto in solitaria tra i monti e le stelle, alla ricerca di un dialogo tra terra e infinito.

  • Perché questo libro parla a chi osserva il cielo per capire la vita.

    Un viaggio tra stelle, buchi neri e orizzonti infiniti, dove la scienza diventa linguaggio poetico.

  • A chi cerca un senso nel silenzio.

    Ogni passo di questo cammino è una domanda, ogni pagina una risposta che nasce dal silenzio.

  • A chi sa che la scienza non basta, se non c’è anche lo stupore.

    Un racconto che accende stupore, luce e gratitudine per la vita in ogni suo frammento.

Citazioni dal libro

La luce non è garantita. Ma se arriva, se ci tocca, cambia il nostro modo di abitare il tempo.

Ci si incammina non per perdersi o per allontanarsi, ma per ritrovarsi.

Nella solitudine ho imparato che il silenzio non è vuoto, ma pieno di voci che non ascoltavo.